Attività


Il settore dei lubrificanti in Italia si trova a dover combattere lo svantaggio procurato dall’imposta di consumo sui lubrificanti che continua a gravare nel nostro Paese (caso pressoché unico in Europa). A ciò si aggiunge lo svantaggio competitivo dovuto ad azioni di concorrenza sleale a opera di soggetti che immettono in consumo senza la corresponsione dell’imposta dovuta.

Negli anni il Gruppo ha seguito da vicino l’iter legislativo di importanti disegni di legge quali:
• il D.L. 135/2009, che introduce l’unificazione delle imposte di consumo gravanti sugli oli nuovi e rigenerati;
• il D.L. 262/2006 che ha avviato il progetto “Telematizzazione delle accise” dell’Agenzia delle Dogane;
• il Testo Unico Ambientale;
• lo Schema di Decreto Ministeriale concernente l’elenco dei rifiuti ammessi a regime giuridico riservato alle fonti rinnovabili;
• la Legge finanziaria (determinante l’azione associativa condotta in occasione delle Finanziarie 2007 e 2008, che ha portato all’accantonamento di emendamenti volti a sensibili ulteriori aumenti dell’imposta);
• il recepimento della Direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici;
• la Proposta di Direttiva Europea sui rifiuti;
• la revisione del Regolamento Block Exemption;
• i lavori per la revisione della Direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici.

Gli organi Direttivi, il Comitato Tecnico, il Comitato Fiscale, il Comitato Competition e i Gruppi di Lavoro hanno realizzato specifici dossier e position paper, trasmessi alle Autorità competenti, affrontando numerose tematiche tecniche tra cui:

• l’applicazione dell’imposta di consumo sui lubrificanti
• le sospensioni daziarie
• le Schede Dati di Sicurezza
• il REACH
• la Product Stewardship
• i Codici CER

e approfondendo le problematiche fiscali di maggior interesse, con una notevole ricaduta positiva sull’attività del mercato domestico.